Mare nostrum
Mai incontrate tante fesserie stese una di seguito all’altra, almeno fino a quando non ho deciso di dare un’occhiata ai blog … Su 10 blog 8 sono un cumulo di parole senza collegamento tra loro, senza transizioni logiche; un flusso di coscienza fine a se stesso, senza messaggi, senza scopo. Ormai non è più originale, qualcuno ha già pensato di fare questa mossa anni orsono. I restanti 2 sprecano quantità industriale di spazio etereo in lunghe, troppo lunghe, digressioni e viaggi come se gli autori fossero sotto l’effetto del peyote.
Conclusione? Evidentemente gli uomini hanno smesso di comunicare tra loro e utilizzano lo spazio etereo per lasciare le proprie impressioni e pensieri e senza alcuna censura ogni cosa è ottima. Forse è giunto il momento di raccontare i propri sogni ai nostri cari, di svelare le nostre paure a coloro che ci amano e specialmente parlare dell’amore (il topic più in voga) con i propri amici. Una volta rinunciato a confessarsi o scrivere taccuini utili al proprio psicoanalista, torniamo a usare il mare nostrum, lo spazio etereo, in modo opportuno: comunicare, lasciare un messaggio, cambiare le cose, il volto – nel piccolo – del mondo.